Pensiero sistemico
Pensare globalmente, agire localmente
Il nostro mondo si contraddistingue per sviluppi complessi (digitalizzazione e globalizzazione) che portano con sé sia grandi opportunità sia numerose sfide quali ad esempio il cambiamento climatico, le crisi economiche e finanziarie, le migrazioni e la carestia. Come possono le nostre attività educative favorire lo sviluppo di competenze utili a comprendere e agire in un mondo complesso e in rapida evoluzione? In che modo possiamo progettare concretamente l’insegnamento e la cultura scolastica per promuovere il pensiero sistemico e mettere in discussione i percorsi abituali del pensiero lineare?
Con il pensiero sistemico, i temi, i problemi o le questioni importanti vengono affrontati da diverse angolazioni, con differenti attori e in modo trasversale o interdisciplinare. Si tratta di mettere in relazione i seguenti elementi, in modo esplicito e guidato:
- le dimensioni ambientale, economica e socioculturale;
- le realtà locali e mondiali;
- il presente e il futuro.
Scoprendo nuove reti di collegamenti, interdipendenze e cicli di interazioni, diventa possibile immaginare dei cambiamenti. Nell’approccio sistemico si afferma che «il tutto è più della somma delle sue parti».
Tuttavia, il riflesso sistemico non appare da solo, ma deve essere esercitato e messo in pratica sia nell'insegnamento sia nelle attività, o nei progetti, interclasse o di tutta la scuola. In questo senso, può essere utile il modello di competenze per il pensiero sistemico sviluppato da Frischknecht e al. (cfr. Consortium EDD de la Cohep, pp. 113-114; in francese):
- Descrivere i modelli. Identificare gli elementi del sistema e i collegamenti presenti tra di essi.
- Cogliere le dinamiche. Evidenziare il funzionamento degli elementi, i processi di retroazione, le dinamiche di cambiamento.
- Immaginare delle ipotesi. Riflettere sui possibili cambiamenti. Cosa succederebbe se...?
- Valutare le proposte di azione. Quali cambiamenti attuare?
Il confronto con altre prospettive porta sempre all'incertezza e a dubitare della propria posizione. Bisogna quindi essere attenti a trovare un buon equilibrio tra l'affermazione dei propri valori e l'ampliamento dei propri orizzonti con nuove prospettive.
Gli allievi, o gli studenti, acquisiscono così la capacità di apprendere e orientarsi meglio nel mondo e nelle sue sfide. Hanno l'opportunità di svolgere un ruolo attivo nella loro formazione e di agire in modo responsabile e collettivo. Gli studenti sono incoraggiati ad instaurare un dialogo cooperativo con il loro ambiente, ciò favorisce al tempo stesso il senso e la motivazione ad apprendere. Tutto ciò può essere fatto fin dalla prima età. I bambini piccoli possiedono già idee (pre-)scientifiche, un pensiero arborescente. Metodi quali il dialogo filosofico o il gioco del gomitolo sono particolarmente adatti ad affrontare con i bambini degli argomenti complessi.
Come riconoscere nella nostra scuola la promozione del pensiero sistemico? La scuola funziona in modo globale e trasversale? Riunisce attori con visioni differenti favorendo la collaborazione e delle soluzioni unificanti? Incoraggia l'insegnamento interdisciplinare?
Gli esempi e i suggerimenti sottostanti offrono alcune idee che speriamo possano ispirarvi.
Sebbene organizzato in discipline distinte, il Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese ( online / PDF ) propone differenti obiettivi per sviluppare il pensiero sistemico a scuola e per incoraggiare la creazione di legami sia a livello dei saperi, sia del saper-fare e del saper-essere.
Lo sviluppo di un pensiero globale e trasversale, ossia pluri- e interdisciplinare, è incoraggiato soprattutto nei contesti di Formazione generale, in particolare nel contesto Citadinanza, culture e società che ha il compito di «fare in modo che l’allievo partecipi alla vita democratica e sviluppi un atteggiamento d’apertura sul mondo e di rispetto nei confronti della diversità» (pag. 50) e nel Economia e consumi che ha il compito di «portare l’allievo ad un rapporto dinamico con il contesto nel quale vive, sviluppando un approccio sostenibile rispetto ai consumi e allo sfruttamento dell’ambiente» (pag. 52).
L’approccio sistemico è presente in modo marcato anche in alcune discipline d’insegnamento quali geografia e storia. Qui, il pensiero sistemico è promosso approfondendo le relazioni uomo–tempo, uomo-spazio e uomo-società.
A
geografia
, l’allievo ha infatti la possibilità di confrontarsi con le forme variabili della territorialità, con i processi identitari, i progetti, le scelte e l’assunzione di responsabilità del presente e per il futuro (pag. 187). Si vedano ad esempio le seguenti competenze disciplinari.
Progressione competenze disciplinari |
Pag. |
Indagare le dimensioni, i cicli, i tempi naturali in prospettiva sistemica e situare le società umane in questo contesto per valutare portata e sostenibilità dei comportamenti e delle azioni territoriali. |
192 |
Indicare nessi causali semplici e costruire catene causa-effetto multiple fra ambito economico, sociale, ambientale su scala locale e fra scale diverse. |
193 |
Con l'aiuto del docente usare in modo mirato il modello dello sviluppo sostenibile per inquadrare casi di studio globali-locali. |
193 |
Con l'aiuto del docente mettere a fuoco i legami fra interazione urbana (dipendenza, interdipendenza territoriale), situazioni di interazione sociale (inclusione, esclusione), e orizzonte valoriale (equità, sostenibilità). |
194 |
A storia ed educazione civica , che sono affrontate con un approccio di una storia aperta al mondo e alla sua complessità che punta ad un’educazione costante al pensiero critico (pag. 199). Si vedano ad esempio le seguenti competenze disciplinari.
Progressione competenze disciplinari |
Pag. |
Capire, con l’aiuto dell’insegnante, l’impatto che le varie attività economiche hanno avuto e continuano ad avere sul territorio e sulla società. |
203 |
Attraverso documenti come le dichiarazioni dei diritti e le costituzioni saper individuare, in autonomia, i diritti fondamentali dei cittadini e capire l’organizzazione politica di uno stato. |
204 |
Capire che ogni civiltà ha dei valori peculiari diversi da quelli di altre civiltà. Collocare il singolo individuo in un sistema di relazioni con il contesto sociale in cui è inserito. |
205 |
L’approccio sistemico lo si ritrova anche nelle scienze naturali per le quali una delle finalità, come riporta il Piano di studio, è quella di poter prender parte a discussioni pubbliche ed esercitare il proprio potere decisionale in modo responsabile e consapevole nell’ottica di uno sviluppo sostenibile (pag. 209). In quest’ottica, ad esempio, nell’ambito «ecosistemi ed esseri viventi» si evidenzia la necessità di ampliare le conoscenze sugli ecosistemi e sui viventi per saper costruire una visione sistemica della Natura. Invece, nell’ambito «tecnica e società» si esamina e descrive il ruolo dell’energia nella nostra società affinché l’allievo sia sensibilizzato ad una riflessione per un utilizzo sostenibile delle fonti di energia e ai problemi connessi (pag.211).
Anche nell’ educazione alimentare si incontrano spesso questioni complesse, controverse e contradditorie, che implicano un approccio sistemico ai problemi considerando e integrando più punti di vista. L’educazione alimentare affronta delle tematiche relative agli ambiti di competenza «alimentazione e ambiente» e «alimentazione e identità sociale» che permettono progressivamente di formare degli allievi capaci di esprimere una responsabilità etica, sociale e ambientale verso i consumi (pag. 222).
Filosofia per bambini
Facendo filosofia i bambini imparano a pensare autonomamente.
Consumatori di energia solidale
Allievi peruviani ricevono l’energia risparmiata nelle scuole ginevrine.
Orto biodidattico
Un orto scolastico diventa un’aula all’aperto dove favorire l’apprendimento e lo sviluppo di competenze.
Non tutto l’oro luccica
Rispondere a una domanda complessa, collegando, grazie all’aiuto d’indizi, la nostra realtà e quella di un bambino del Burkina Faso.
Sale in zucca!
Dalla visione del documentario «Domani» alla creazione di un orto didattico e urbano a scuola.
Criteri di qualità per une scuola che promuove la salute e la sostenibilità
Questo strumento della Rete delle scuole21 aiuta le scuole nella valutazione interna, nella pianificazione e progettazione di misure di promozione della salute e nell'attuazione dell'educazione allo sviluppo sostenibile. Lo strumento comprende un
modulo sul Pensiero sistemico
(in francese).
Il gomitolo nel piatto: ciclo 1 / ciclo 2 / ciclo 3
Un gomitolo di plastica: ciclo 1 / ciclo 2
Mystery: Un metodo che consente di sviluppare un pensiero sistemico per comprendere e analizzare dei meccanismi e delle situazioni complesse della vita quotidiana. Per esempio: acqua virtuale, agricoltura familiare, continente di plastica, oro, acquisti.
Faire face au changement climatique : guida all’azione per il clima rivolta agli istituti scolastici (in francese)
Il nostro ambiente, la nostra salute
Film
In
Zoom sull’ESS
: Il gatto in me, il quadratino di cioccolato
Complexité vs simplexité (Résonances 2 | ottobre 2014, in francese)
Pensare per sistemi - Libro che illustra possibili percorsi per sviluppare la capacità di pensare per sistemi, approccio fondamentale nell'ESS, che si pongono fra loro in relazione.
"Spostare iceberg" per cambiare il mondo - Webinar con PhD. Rocco Scolozzi, Docente Università di Trento e rappresentante della Sezione italiana della System Dynamics Society ( Giornata ESS 2022 )
Per andare oltre
Testi base
Edgar Morin e la conoscenza complessa
Complexi'clés - Chiave didattica per un pensiero complesso nell’educazione ambientale (in francese)
Vivere l’ESS in tutta la scuola
Basi didattiche per l’educazione allo sviluppo sostenibile nella formazione degli insegnanti e delle insegnanti (in francese, pp. 113-116, Consortium EDD de la Cohep, 2013)
Wandel vernetzt denken (in tedesco o inglese, Swisseduc.ch)
Giornata ESS 2022
Il Pensiero sistemico - presentazione di diversi aspetti del pensiero sistemico come principio pedagogico dell’ESS. Tre incontri hanno offerto la possibilità di approfondire questo concetto grazie a differenti approcci: atelier, conferenze e attività sul territorio